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SOLO JAZZ · CHARLESTON

Solo Jazz Open Garbatella L'Officina Via Manfredo Camperio 27 giovedì 20.30

Perché il Charleston e il Solo Jazz sono importanti per tutti?

Perché per essere dei buoni ballerini in social dance, dovremmo prima avere una buona padronanza del nostro corpo, dei nostri movimenti e del ritmo musicale.

Il “Solo Jazz” (detto anche “Vintage Jazz”, “Authentic Jazz” o “Vernacular Jazz”) ha origini che sono da ricercare tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Un repertorio di passi nati tra gli anni ’20, ’30 e ’40 facilmente riconoscibili nelle 3 Jazz Routines famose per tutti i Lindy Hoppers, Shim Sham, Tranky Doo e Big Apple!

Precursore di stili più moderni come il Funk e l’Hip Hop è molto utile per integrare nuovi passi nel proprio repertorio e per diventare più autonomi e indipendenti rispetto al partner nel ballo di coppia.

Un ottimo modo per acquisire Ritmo, Musicalità e Stile!

Il Charleston ha preso il nome dalla città Charleston, South Carolina.

Il suo ritmo è stato reso popolare in tutti gli Stati Uniti dal 1923 grazie alla canzone “The Charleston” scritta dal compositore/pianista James P. Johnson.

È un ballo di derivazione jazzistica con andamento veloce e brillante diffusosi intorno agli anni venti, prima in America e poi in Europa.

Il charleston è senza dubbio il più brioso e scoppiettante ballo dell’epoca moderna. Per la sua struttura, si stacca nettamente da tutti gli altri balli, possedendo una personalità inconfondibile ed inimitabile.

Chi non ricorda gli anni venti? Gli anni dell’old jazz, delle donne con il caschetto e i cappellini a cloche, dei primi abiti corti, con la vita bassa e la gonna plissettata, delle grosse Ford dalle quali scendevano le ingioiellate signore che si recavano a ballare il charleston.

Tra i balli di derivazione jazzistica in voga in quel periodo il charleston era il più scatenato (il tip tap si sarebbe esteso al grande pubblico solo a partire dagli anni trenta): i movimenti che lo caratterizzavano erano così frenetici e la musica d’accompagnamento così sfrenata che qualcuno malignamente arrivò a definirlo “il ballo degli epilettici”. Non potevano certo immaginare che il charleston era solo il punto di partenza di un’evoluzione del ballo – o meglio, di una rivoluzione – che, nata dall’incontro con la musica Swing afro-americana, avrebbe contribuito a creare il Lindy Hop.

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